Quando si pratica attività fisica, sia al livello amatoriale che professionistico, è sempre bene tenere sotto controllo alcuni parametri: se i chilometri percorsi, la velocità media e il percorso effettuato sono dati importanti, ma prettamente utili per proprio piacere personale, monitorare costantemente la frequenza cardiaca dovrebbe essere imprescindibile, soprattutto nel caso in cui si pratichi attività sportiva senza un costante controllo medico.
Invisibile e comoda da indossare, la fascia cardio si connette facilmente con gli smartphone e gli smartwatch, comunicando costantemente il livello dell’attività fisica in corso attraverso alcuni dati che neanche gli smartphone sono in grado di valutare. Ma visto che in commercio se ne trovano davvero tanti modelli, qual è la migliore fascia cardio da acquistare? Vediamole.
Indice
Fascia cardio: cos’è e a cosa serve
Caratteristiche principali
La fascia cardio somiglia ad una cintura per pantaloni, ma prodotta in tessuto morbido ed elastico che ben si adatti alla conformazione personale del torace dell’atleta (esistono anche modelli per il braccio, ma sono molto meno diffusi).
Grazie alle regolazioni, la fascia si può stringere o allentare a proprio piacimento: deve essere avvolgente come un guanto, stretta, ma non costringente intorno al torace. La fascia cardio è alimentata da una batteria che può essere ricaricabile agli ioni di litio o usa e getta non ricaricabili.
Nella parte anteriore dalla fascia, c’è il trasmettitore (il computer di bordo!) che registra costantemente tutti i dati utili per conoscere la performance dell’atleta e li invia al monitor prefissato: smartphone, smartwatch, computer, ecc. Sono presenti anche due elettrodi che rilevano il battito cardiaco.
Cosa monitora
Nei modelli più economici la fascia controllerà un numero limitato di dati, compresa ovviamente la frequenza cardiaca, mentre nei modelli più innovativi sarà possibile tenere sotto controllo molti più dati che un normale smartphone o smartwatch sono in grado di controllare:
- Numero di passi al minuto (la cadenza misurata in ppm)
- Oscillazione verticale (misurata in cm)
- Tempo di appoggio per passo (misurato in ms)
- Bilanciamento destra/sinistra (espressa in percentuale)
- Ampiezza di ogni passo (misurata in metri)
- Rapporto tra oscillazione verticale e ampiezza passo (espressa in percentuale)
Ci sono anche modelli progettati per essere utilizzati in piscina: sono fasce resistenti al cloro che registrano dati cardio durante la nuotata.
Perché acquistare una fascia cardio?
Come avrete capito, quindi, la fascia cardio permette di monitorare non solo la frequenza cardiaca durante l’attività fisica, ma permette di monitorare costantemente le prestazioni dell’atleta.
Con questi dati alla mano potrete capire se e quando è il momento di spingersi un po’ più avanti, di fare progressi, di fare quel chilometro in più a corsa o in bicicletta, essendo sempre sicuri di non esagerare mai. In questo modo sarà possibile conoscere i limiti del proprio corpo e magari raggiungere quell’obiettivo finale che ci si era prefissati.
Con connessione Bluetooth o ANT+?
La fascia cardio per comunicare tutti i dati raccolti deve essere collegata ad un dispositivo che fungerà da monitor, come lo smartphone o lo smartwatch. La fascia si può connettere attraverso due tecnologie: il Bluetooth e l’ANT+.
Ma qual è la differenza tra le due? La ANT+ è di proprietà di Garmin, uno dei brand colossi per quanto riguarda le attrezzature sportive. Ovviamente tutti i dispositivi Garmin utilizzano questa tecnologia di connessione, ma non sono i soli: se troverete un dispositivo che riporta la dicitura ANT+ saprete che sfrutta questo tipo di connessione. L’unico svantaggio di questa tecnologia è che per connettersi al PC o allo smartphone richiede di appoggiarsi ad un’antenna esterna che funga da ripetitore.
Ovviamente questo non accade con la tecnologia Bluetooth, ormai utilizzata comunemente per far connettere due dispositivi tra loro. Quale scegliere, quindi? Visto che anche le cuffie e gli smartwatch per le attività sportive utilizzano questa tecnologia, non ci sono dubbi sulla scelta. Se però cercate qualcosa che sia ancora più versatile dirigete la vostra scelta su una fascia Dual, vale a dire che possa connettersi sfruttando entrambe le tecnologie.
Come usare la Fascia cardio
Come si indossa?
Le fasce, prodotte in tessuto elasticizzato, vanno indossate intorno al torace. E’ molto importante che siano facilmente regolabili e che abbiano un pratico gancio di chiusura che spesso corrisponde direttamente al trasmettitore centrale. Indossare la fascia cardio è molto semplice: è bene ricordare che deve essere posizionata a diretto contatto con la pelle e la posizione giusta è appena sotto i pettorali o il seno per le donne.
Dovrete controllare che sia ben aderente al petto, soprattutto gli elettrodi e il trasmettitore e che non si muova durante l’attività fisica: sarebbe davvero scomodo il contrario! Alcuni modelli richiedono che gli elettrodi vengano sistemati in posizione corretta destra/sinistra, in modo da ottenere dati più precisi.
Prima di dare inizio all’attività, è necessario bagnare gli elettrodi con un po’ di saliva o con un po’ di soluzione salina, cosa non necessaria nel caso siate già molto sudati (come in estate). Questo permette al sensore di aderire meglio alla pelle e di attivare la conduzione.
Nel caso della fascia da braccio, si può posizionare in corrispondenza dei bicipiti o appena sotto il gomito.
Come connetterla
La connessione tra i dispositivi, fascia e smartwatch o fascia e ciclocomputer o ancora con lo smartphone, avviene automaticamente. Basterà scaricare l’app sullo smartphone se necessaria e richiesta o accendere i due dispositivi e tenerli il più vicino possibile in modo che possano comunicare senza difficoltà.
Se non si dovessero connettere, fate riferimento al device principale, come lo smartphone o il ciclocomputer, o magari un fitness tracker o un buon smartwatch connettendo manualmente i due dispositivi. Alcuni modelli di fasce cardio avvertono dell’avvenuta connessione attraverso dei LED laterali.
Manutenzione della fascia cardio
Trattandosi di materiale elastico traspirante, ma fascia cardio va pulita e lavata, magari non tutte le volte, ma spesso. Più che altro, una volta terminato l’allenamento, asciugate sempre il trasmettitore con un panno asciutto per preservarlo nel tempo.
Per quanto riguarda la fascia elastica, si può lavare in lavatrice solo se espressamente indicato o a mano con detergenti neutri: non dimenticate di togliere il trasmittente.
Quanto costa una Fascia Cardio
Il costo delle fasce cardio varia in base a diversi fattori, quali la marca e la quantità di dati che vengono analizzati: una fascia, ad esempio, che misura soltanto la frequenza del battito cardiaco, sarà più economica di quella che misura anche altri dati dell’attività e, di conseguenza, le prestazioni atletiche di chi la utilizza. In linea di massima, comunque, il prezzo delle fasce cardio oscillano tra i 30,00 € e le 80,00 €.
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Come scegliere la Fascia cardio giusta
Come si sceglie la fascia cardio adatta per le proprie esigenze? Ecco quali sono le caratteristiche da valutare prima dell’acquisto.
Fascia cardio toracica o da braccio?
La prima distinzione che occorre fare è quella tra una fascia cardio da braccio o da torace. La fascia cardio più precisa è certamente quella da torace: viene utilizzata da atleti professionisti e non per monitorare la maggior parte delle discipline sportive, dal nuoto alla corsa fino al ciclismo.
La fascia da braccio, invece, è indicata per chi ritiene scomoda quella da torace. Va benissimo per monitorare gli sport meno tecnici, come una camminata, un percorso di trekking o un’escursione o quelli che richiedono che il torace sia libero come lo yoga o il pilates.
Connettività e compatibilità
Una volta scelto il tipo di fascia, la connettività e la compatibilità sono due delle caratteristiche più importanti da valutare prima dell’acquisto. Come abbiamo detto, i dati raccolti dalla fascia vengono inviati ad altri dispositivi, attraverso la tecnologia Bluetooth o ANT+.
Chi desidera tenere sotto controllo anche la velocità media, il tempo di percorrenza e il percorso effettuato potrà connettere la fascia ai dispositivi dotati di navigatore GPS come uno smartphone, ma anche un ciclocomputer.
Ovviamente non bisogna mai dimenticare che per avere una connessione attiva, i due dispositivi non possono essere troppo lontani: 30 metri è già una distanza sufficiente, oltre la quale possono far fatica a mantenere la connessione.
Rilevazione della frequenza cardiaca
Ci sono due modalità per rilevare la frequenza del battito cardiaco: attraverso degli elettrodi o tramite lettura ottica a LED. Noi vi consigliamo gli elettrodi: trovandosi a contatto con la pelle sono molto precisi. Non a caso è lo stesso principio utilizzato per l’elettrocardiogramma effettuato dal medico.
La lettura ottica a LED è un po’ diversa visto che rileva la frequenza dei battiti cardiaci in base al flusso sanguigno. Vi diciamo subito che la maggior parte dei modelli sfrutta la tecnologia tramite elettrodi.
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Memoria interna
Questo è un fattore molto importante da tenere in considerazione: chi non volesse portare con sé lo smartphone durante l’attività (soprattutto durante il nuoto e la corsa), potrà acquistare la fascia cardio con memoria interna, utile per registrare i dati e visualizzarli in seguito sul dispositivo prescelto. La capacità della memoria interna influisce molto sul prezzo, visto che ci sono modelli che registrano fino a 10 ore e altri che arrivano addirittura a 200 ore.
Batteria e autonomia
Ci sono due modelli di alimentazione per quanto riguarda le fasce cardio: quelle ricaricabili agli ioni di litio e quelle tradizionali usa e getta. Quale è meglio tra le due? Quelle ricaricabili sono molto comode, ma è sempre bene valutare l’autonomia che talvolta può anche essere di poche ore.
Oltre ovviamente a considerare anche i tempi di ricarica. Le fasce con batterie usa e getta hanno un’autonomia maggiore che arriva anche fino a 3 anni e che una volta scarica può essere sostituita. Attenzione ai modelli di fascia cardio con le batterie tradizionali, ma che non si possono cambiare: una volta scaricate le batterie (ovviamente qualche anno), la fascia non è più utilizzabile.
Accensione e spegnimento automatico
Alcuni modelli di fasce cardio si attivano automaticamente quando si trovano a contatto con la pelle: secondo noi sono un poco più scomode delle altre perché, ogni volta terminato l’allenamento occorre asciugarle bene, altrimenti si rischia di consumare batteria inutilmente.
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4 - Garmin HRM-Dual, Fascia cardio,
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FAQ sulle Fasce Cardio
Si può lavare la fascia cardio?
Si, le fasce cardio si possono e si devono lavare, sia per igiene personale, ma anche per evitare la formazione di muffe. Se indicato si possono lavare in lavatrice, mentre in caso contrario si possono lavare a mano con sapone neutro. Ovviamente togliendo il trasmettitore che a contatto con l’acqua si danneggia.
Sono impermeabili?
Le fasce cardio devono resistere al sudore, quindi sono dotate di un certo grado di impermeabilità. Nel caso in cui la vogliate usare in acqua, per il nuoto, controllate che sia adatta per quel tipo di sport: questo significa che il livello di impermeabilità deve superare il grado di IP67.