Mai rimanere senza carica. Uno smartphone scarico, un laptop non funzionante, un tablet spento. Un vero e proprio incubo. Meno male che è possibile ovviare a questo spiacevole inconveniente grazie alle unità di ricarica esterne, i powerbank. Compatti, tascabili e portatili, i powerbank permettono di avere la carica in ogni momento, per ogni dispositivo e ovunque vi troviate.
Ma quale scegliere? Vediamo quali sono le caratteristiche da considerare prima dell’acquisto e i modelli migliori tra cui scegliere.
Indice
Cos’è e come funziona un powerbank
Come sono fatti
I powerbank sono dei dispositivi portatili in grado di immagazzinare energia e rilasciarla ad altri dispositivi che ne abbiano bisogno. Utile per avere sempre lo smartphone o il tablet carico, anche quando non avete una presa elettrica nelle vicinanze.
Il powerbank vi permette di non dover più limitare l’uso del vostro smartphone perché legati alla durata della batteria. Basterà, infatti, collegare i due dispositivi per ricaricare la batteria.
Possono essere utilizzati anche per ricaricare altri dispositivi elettrici come le fotocamere, gli ebook reader, ma anche computer (ovviamente esistono modelli calibrati su questo tipo di dispositivo).
Come funziona il powerbank
Simili a hard disk esterni come forma e dimensioni, i powerbank possiedono una batteria ricaricabile integrata e delle porte di ingresso e uscita per ricevere energia e rilasciarla ai dispositivi.
I powerbank vengono venduti con una capacità energetica indicata attraverso mAh, ma è sempre bene tenere presente il fatto che l’energia totale che viene trasferita ai dispositivi sarà comunque minore di quella immagazzinata all’inizio, circa un 35% in meno.
Cosa si può ricaricare con un powerbank?
Il powerbank può essere utile per ricaricare non solo lo smartphone, ma anche il tablet, o ancora per gli ebook reader, le casse Bluetooth, ma anche gli auricolari portatili, smartwatch e lettori MP4.
Non sono adatti, invece, o almeno i modelli più commerciali, per ricaricare un notebook perché è diversa la tensione tra i due device. I notebook, infatti, richiedono fino a 20 V di tensione, mentre i powerbank comuni arrivano a 5 V.
Quando utilizzare il powerbank
Pur essendo peso e talvolta un po’ ingombrante, il powerbank è pensato per entrare in una borsetta, in uno zaino o ovunque vi occorra portarlo. In ogni momento basterà collegare il cavo di ricarica al vostro smartphone o altro dispositivo per avere la vostra fonte di energia e una batteria sempre carica.
Si può utilizzare il powerbank in aereo?
Il powerbank può essere trasportato solo nel bagaglio a mano e solo se ha una potenza inferiore a 100 Wh – 160 Wh a seconda delle compagnie aeree.
Quanto costa un Powerbank
Il costo di un caricabatterie portatile varia in base a diversi fattori come la capacità energetica, il peso, le dimensioni, la velocità di ricarica. La scelta dipende ovviamente dall’uso che ne dovrete fare e quanta batteria vi occorre quotidianamente.
Ci sono, infatti, powerbank economici in grado di ricaricare lo smartphone in poco tempo e altri, più costosi, pensati per avere un’autonomia maggiore e ricaricare anche altri dispositivi che ne necessitino. Vediamo le varie fasce di prezzo:
- Fascia economica da 20,00 € a 35,00 €: si tratta dei powerbank da borsetta, piccoli, poco capienti, ma utilissimi da infilare dappertutto per avere sempre una carica a portata di mano.
- Fascia media, da 40,00 € a 100,00 €: potenti e portatili, con una capacità non superiore ai 36000 mAh
- Fascia alta, oltre le 100,00 €: dotati di tante porte in ingresso e in uscita, potenti e con una buona velocità di ricarica della batteria.
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Come scegliere il powerbank giusto
Potenza e capacità
Espresso in mAh, la capacità indica la quantità di energia che può essere rilasciata al dispositivo ricevente. Questo dato varia indicativamente dai 2.000 fino ai 36.000 mAh. Ma cosa cambia tra un modello poco potente ed un altro con una grande capacità?
Tutto dipende dall’uso che ne vorrete fare: se vorrete caricare più dispositivi in una giornata o dare più cariche al vostro smartphone, allora non potrete prescindere da un modello capiente con almeno 10.000 – 15.000 mAh.
Altrimenti se vi basterà mantenere in vita la batteria del vostro smartphone per qualche ora, allora vi conviene optare per i modelli più thin e leggeri con una capacità intorno ai 3.000 mAh. Diciamo che un buon compromesso sono i powerbank da 6.000 mAh, che riescono a mantenere un aspetto compatto e non troppo pesante e permettono di ricaricare il telefono almeno un paio di volte.
Ovviamente maggiore è la capacità del caricabatterie e maggiore sarà il tempo che occorrerà per ricaricarlo.
Al momento della valutazione della capienza del powerbank è bene tenere presente che la capacità erogata dal caricabatterie portatile è inferiore rispetto a quella nominale, fino ad un 35% in meno. Questo è dovuto in particolare alla differenza di tensione tra la batteria al litio presente nel powerbank di 3,5 V e lo standard di ricarica USB fissato a 5 V.
Porte input e output
Il powerbank, di solito, è dotato di una porta input dalla quale riceve corrente e, da almeno due o tre porte output per dare energia ai dispositivi che occorre caricare. E’ bene valutare le tipologie di porte output: le più diffuse al momento sono le USB-C, ma è normale trovare anche le porte micro e le USB-A. Basta controllare i vostri dispositivi e vedere quali sono le porte compatibili per la ricarica.
Quando si scelgono le porte output è bene valutare anche la capacità di erogazione dell’energia che è espressa in Ampere. In linea di massima quando viene indicato il valore 5 V e 1 A significa che la ricarica sarà alquanto lenta, mentre già 5 V e 2 A significa che è veloce. Nel secondo caso, si possono caricare anche due dispositivi contemporaneamente.
Ricarica device
Alcuni powerbank sono dotati della ricarica rapida (indicata con il termine Quick Charge), ma solo per quei device che la supportano. Grazie a wattaggi più elevati e ad una potenza maggiore, si potrà ricaricare lo smartphone o altri device in pochissimo tempo.
Inoltre alcuni modelli di powerbank sono in grado di rilevare la tipologia di device connessi e regolare la velocità di ricarica in modo automatico, evitando di sovraccaricare ciò che risulta connesso.
Infine, sempre parlando di ricarica, esistono modelli con ricarica wireless che tolgono di mezzo l’ingombro dei fili: ovviamente per orientarsi verso questa scelta occorre avere un device in grado di supportare questa tecnologia.
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Tempo di ricarica e batteria
Prima dell’acquisto è bene anche valutare il tempo che occorrerà al powerbank per ricaricarsi completamente: come sempre dipende dagli Ampere supportati dalla porta in input. Conviene orientarsi su un’amperaggio di almeno 1 A, quando basso o addirittura 2 A che impiega circa 10 ore per ricaricare una batteria da 20.000 mAh.
Quando parliamo di ricarica, ricordiamo che tra i powerbank “green” ci sono quelli con pannelli solari e quelli a dinamo che ovviamente hanno tempi di ricarica molto lunghi.
Alcuni powerbank hanno degli indicatori che mettono in evidenza il livello di carica, in modo da tenere sempre sotto controllo quanta energia è presente all’interno del caricabatterie.
Dimensioni e peso
Infine, non sottovalutate le dimensioni e soprattutto il peso del powerbank: più grande e capiente sarà la batteria e maggiori saranno le dimensioni del caricabatterie. Valutate, quindi, l’uso che ne dovrete fare e dove lo riporrete.
Un conto è nasconderlo in una borsetta per una ricarica veloce e un conto è portarsi dietro una “mattonella” da quasi mezzo chilo da portare, ovviamente in una borsa capiente o in uno zaino.
Migliori Powerbank economici
Alcune tra le migliori marche di riferimento sono certamente Aukey e Cellularline, ma troverete anche tantissimi brand orientali che comunque garantiscono una buona qualità.
I prodotti di seguito sono selezionati tra quelli economici ma testati come sicuri ed affidabili.
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FAQ sui powerbank
L’iPhone è compatibile con il powerbank?
Non si tratta di un software, ma di un hardware da collegare attraverso una porta USB: basterà quindi controllare il tipo di porta e nient’altro.
Non ci sono problemi di compatibilità tra il powerbank e le varie tipologie di smartphone.
Si può ricaricare un computer con il powerbank?
Per ricaricare con efficacia il proprio notebook è necessario acquistare un powerbank che sia pensato per il computer e non per device più piccoli come lo smartphone e il tablet. Ciò che cambia è la tensione in uscita che dovrebbe essere maggiore di 5 V e raggiungere almeno i 20 V.